Business love

[Rifugio Pradidali (TN) settembre 2013]
Quando una persona investe la propria vita in un'altra con l'aspettativa di uno scambio, e poi chiude per mancato ritorno, si parla di business, non di amore.

Passiamo gran parte del tempo aspettando amore, o donando le nostre risorse per avere la pretesa di riceverne secondo aspettative che abbiamo "maturato" in anni di stereotipi. C'è un po' di differenza tra questo e amare. Sarà anche eroico sopportare, ma è un ossimoro parlare di "sopportare ciò che si ama", a meno che non sia masochismo: una caratteristica si ama o si sopporta. Io sopporto il mio capo, non la persona che amo.

Amare significa semplicemente ciò che dice la parola stessa, non c'è una definizione adatta riportata in parole, come con una formula. Potrei spiegarvi con libri su libri le sensazioni che dà respirare l'aria di montagna, descriverne la composizione, ipotizzarne l'impatto benefico sulla salute, riportarne la temperatura, l'umidità, e descrivere il paesaggio che essa permea o fare delle foto: voi leggereste le mie esperienze, che applichereste a voi con la mente, ma in realtà non ne avrete mai l'idea finché non lo proverete sulla vostra pelle.

L'amore è ancora più sfuggevole, è una sensazione, una cosa che si prova nel presente, e non domani o ieri. Non la possiamo ricordare, anche se possiamo vederne gli effetti. L'amore è una cosa inafferrabile, ma è presente in ciascuno di noi. Abbiamo la possibilità di viverlo nella più totale felicità ed abbondanza, e più di qualche esempio attorno a noi attesta che è un dato di fatto.
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